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Casadei Cristina

Generazione cosa? Lo stipendio è la priorità che elimina i gap

Il Sole 24 ore, 19-09-2023

L'agenzia di consulenza strategica McKinsey in un report globale intitolato “Gen What? Debunking age-based myths about worker preferences” (Gen cosa? Sfatare i miti basati sull’età nelle preferenze dei lavoratori) analizza e confronta le preferenze occupazionali di quasi 30mila lavoratori appartenenti a cinque fasce d’età: la Gen Z (18-24 anni), i giovani millennial (25-34 anni), i millennial (35-44 anni), la Gen X (45-54 anni) e i giovani baby boomer (55-64 anni).

Della spinta a lasciare un lavoro per la retribuzione inadeguata parla il 32% della Gen Z che rappresenta la percentuale più bassa, il 41% dei Millennial giovani, il 45% dei Millennial, il 44% della Gen X e il 41% dei Baby boomer: dietro la media del 42%, spicca quindi solo il dato più basso della Gen Z. Se prendiamo invece la mancanza di opportunità di crescita e carriera la media di chi lo indica come motivo per lasciare il posto di lavoro è sempre il 42% e c’è più omogenietà ancora nelle risposte. Lo dice infatti il 40% della Gen Z, il 43% dei Millennial giovani, il 43% dei millennial, il 42% della Gen X e il 42% dei baby boomers giovani.

Una leadership poco motivante mette in fuga il 34% degli intervistati: il 27% della Gen Z, il 32% dei Millennial giovani, il 30% dei Millennial, il 37% della Gen e il 40% dei Baby boomers giovani. Qui emerge una sostanziale differenza nel sentimento dei più giovani, meno attenti alla leadership e dei senior che invece la ritengono un fattore molto importante.Tra i motivi principali che spingono i lavoratori a restare in un’azienda la retribuzione adeguata è prioritaria per 41%: lo dice il 28% della Gen Z. Salendo nell’età, lo dicono invece il 39% dei Millennial giovani, il 41% dei Millennial, il 44% della Gen X e dei baby boomer.

La flessibilità è prioritaria per il 39%: lo dice il 35% della Gen Z, il 40% dei Millennial giovani, il 41% dei Millennial, il 38% della Gen X e il 36% dei Baby boomer giovani. L’ambiente di lavoro collaborativo evidenzia ancora più analogie nelle risposte: in media è prioritario per rimanere in un’azienda per il 31% dei lavoratori: questa percentuale è la stessa per Gen Z, Millennial Giovani, Gen X, mentre è leggermente inferiore, 30%, per Millennial e Baby boomer.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Casadei Cristina
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2023
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-09-19
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 19-09-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Differenze dovute ad età, sesso, razza, ecc. Qualità della vita Ricerca