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Morresi Assuntina

Eutanasia: la resa dei baby-boomer

Avvenire, 11-11-2021, p.13

In un suo recente approfondimento, il settimanale britannico The Economist descrive il grande cambiamento culturale in corso nei Paesi di cultura occidentale, riguardo il tema dell’eutanasia. Innanzitutto sottolinea il fatto che il cambiamento è stato rapido, supportato dalla secolarizzazione e dal consolidamento di un orientamento “liberal” a cui si aggiunge un elemento generazionale: coloro che hanno vissuto l’esperienza della sofferenza dei genitori ora si battono per il proprio diritto a morire, e sono in particolare i babyboomers (i nati tra anni 50 e primi 60). Emerge inoltre una generale riluttanza dei legislatori a fronte della tenacia dei sostenitori del diritto a morire che hanno portato avanti per anni le loro battaglie, spesso vincendole grazie a sentenze di tribunali, come avvenuto in Canada ed Europa.

La morte su richiesta vede diverse procedure possibili, sempre con il medico come attore centrale: può somministrare direttamente il farmaco letale nell’eutanasia, e lo può procurare al malato che poi procede da solo alla sua assunzione nel suicidio assistito. Molti i Paesi di tradizione cattolica si stanno avviando verso un riconoscimento della morte procurata: dal Cile all’Irlanda passando per l’Italia, l’Uruguay e il Portogallo, mentre in Spagna una legge in merito è stata approvata. Trent’anni fa l'eutanasia era vietata ovunque, con l’eccezione della Svizzera: la legalizzazione ha avuto inizio nel 1997 con l’Oregon, che ha regolato il suicidio assistito, e da allora sono arrivati a 10 gli Stati Usa che hanno adottato una normativa analoga.

In Australia ha iniziato lo Stato di Victoria nel 2017, con la legge Vad ( Voluntary assisted dying), ripresa poi da tutti gli altri della federazione, tranne il Nuovo Galles del Sud. In Belgio, Colombia e Olanda l’eutanasia è possibile anche per bambini in stato terminale. In Gran Bretagna un progetto di legge ha superato la seconda lettura alla Camera dei Lord lo scorso ottobre, mentre in Austria si sta lavorando intorno a una sentenza della Corte europea dei Diritti umani del 2011 sul diritto alla scelta di modalità e tempistica della propria fine. In Germania una sentenza della Corte Costituzionale nel 2020 ha depenalizzato l’aiuto a morire, mentre in Canada la Maid ( Medical assistance in dying), approvata nel 2016, dal 2023 consentirà l’accesso alla morte su richiesta anche a chi soffre solo di malattie mentali, per evitare discriminazioni.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Morresi Assuntina
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine13
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-11-11
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 11-11-2021, p.13
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Eutanasia Giurisprudenza