È inutile aspettare che la Corte o la politica dicano ai medici come si dovranno comportare nel caso del suicidio assistito, siano i medici a dire alla Corte o alla politica, come loro, in scienza e coscienza cioè con raziocinio e pietà, si comporterebbero. La Corte Costituzionale, ha chiesto al Parlamento di esaminare la questione del reato di istigazione o aiuto al suicidio (art. 580 del Codice penale), al fine di dare una risposta moderna, con una eventuale iniziativa legislativa, ai casi limite, che coinvolgono malati e medici nella nostra società, decisamente fuori dell’orizzonte deontologico ordinario della medicina. Nel caso, in cui il Parlamento, non fosse in grado, nei tempi assegnati, di assolvere al proprio compito la Corte procederà “motu proprio” alla definizione di una disciplina giuridica appropriata.
(Fonte: tratto dall'articolo)