Nel primo anno di applicazione della legge sull'eutanasia, ne sono state effettuate circa 180 e secondo l'Associazione Right to Die with Dignity, quest'anno si dovrebbe salire a 300. Un dato che rivela l'aumento dei casi è fornito dall'Organizzazione Nazionale Trapianti: nel primo anno, delle quasi 180 eutanasie eseguite, 22 persone hanno donato i propri organi, rendendo possibili in totale 68 trapianti.

Dal giugno 2021 al 17 marzo dello stesso anno, 56 pazienti hanno donato i propri organi (34 negli ultimi nove mesi), il che ha consentito 153 trapianti. Complessivamente in un anno sono pervenute 137 domande, di cui otto respinte e cinque revocate (la persona ha ritirato la domanda). Un totale di 28 richieste non ha avuto successo poiché il paziente è morto prima dell'eutanasia. Secondo il rapporto del Ministero della Salute (l'unico al momento), relativo ai primi sei mesi di applicazione della legge, su tutto il territorio nazionale sono state dichiarate 173 richieste di eutanasia, la maggior parte dalla Catalogna (65) e il Paesi Baschi (34).

A grande distanza, regioni come Madrid (12), Comunità Valenciana (10) e Isole Baleari (9). Di queste richieste, i servizi svolti sono stati 75: Catalogna, 29; i Paesi Baschi, 15; Isole Baleari, 6; Madrid, 6; la Comunità Valenciana, 5; Canarie, 3; Galizia, 2; Navarra, 2; Murcia, 2; e con un vantaggio sono Asturie, Aragona, Cantabria, Castillaleón e La Rioja. Che fine hanno fatto le restanti richieste? In 32 casi il decesso è avvenuto prima del completamento della procedura. L'età dei pazienti variava da 29 a 97 anni, con un'età media di 66,37 anni per le donne e 67,32 anni per gli uomini.

Le patologie che hanno dato accesso al beneficio di legge in 40 casi (53,33%) sono state malattie neurologiche, seguite da 22 (29,33%) malattie oncologiche e altre quattro (5,33%) dovute a gravi patologie multiple organiche, con tre (4%) patologie respiratorie malattie. Le domande evase con procedura 5.1 (con capacità giuridica) sono state 72, mentre di quelle evase con procedura 5.2 (con istruzioni preventive) ne sono state presentate solo tre (con legale rappresentante).

In 34 casi l'assistenza al morente è stata prestata a casa del malato, 30 in ospedale, 5 in centri socio sanitari (residenze), e in 6 occasioni non risulta registrata. La morte media prima del beneficio è di 31 giorni, la causa più frequente è l'insufficienza respiratoria, la sedazione palliativa e l'insufficienza multiorgano.