Affinché la crisi che si è aperta con la comparsa del COVID-19 non colpisca gravemente milioni di italiani, occorrono anche misure specifiche per il sistema dei servizi di welfare.
Il Decreto Cura Italia ha autorizzato le pubbliche amministrazioni al pagamento dei soggetti privati gestori di servizi di welfare, chiusi in conseguenza alle misure di limitazione del contagio, sostenendo in questo modo i soggetti di Terzo Settore che producono tali servizi.
Si tratta di una misura innovativa contenuta nell’Art. 48 del Decreto Cura Italia che diverse amministrazioni stanno applicando. Tuttavia questo intervento rischia di essere insufficiente.
Pertanto, le richieste del Terzo Settore includono anche una estensione a tutte le organizzazioni delle misure di sostegno finanziario; la possibilità per le imprese sociali che impiegano lavoratori svantaggiati di fatturare alle pubbliche amministrazioni quanto dovuto per le attività sospese; l’introduzione di una proroga di tutti i contratti in essere con pubbliche amministrazioni; l’obbligo di utilizzare nella scelta dei gestori dei servizi di welfare modalità diverse dall’appalto.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)