Fornire alcune informazioni di supporto all’opera svolta da chi è chiamato a intervenire in situazioni di emergenza, siano questi soccorritori professionisti o volontari, ma anche personale incaricato di gestirla nell’ambito di uno specifico piano di emergenza, nel caso siano coinvolti anziani fragili. È questo l’obiettivo delle linee guida dal titolo “Le persone anziane fragili con alterazioni cognitive. Come intervenire nelle emergenze” stilate dall’Associazione Italiana di Psicogeriatria e dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Le indicazioni proposte nel documento, presentato lo scorso 21 novembre alla caserma dei Vigili del Fuoco di Tolentino, sono frutto dell’incontro di esperienze maturate nell’assistenza e nell’aiuto alle persone anziane da parte di operatori che a vario titolo sono coinvolti in questo campo (medici, psicologici, esperti di organizzazione, famigliari di malati, ecc.) e dei Vigili del fuoco. In alcuni casi si tratta di indicazioni ovvie e di esperienza, in altri di osservazioni tratte dalla letteratura tecnico-scientifica sull’argomento. “Gli anziani vengono frequentemente considerati – si legge nell’introduzione del documento – una categoria marginale nel panorama sociale della popolazione colpita da grandi emergenze, soprattutto nelle fasi di soccorso e di ripristino: mentre molti sforzi logistici, psicosociali e di fundraising pubblico sono rivolti all’età evolutiva, raramente gli interventi psicosociali si focalizzano sui bisogni e le specificità della popolazione senior, e quando ciò avviene è spesso in ottica di caring passivo, che considera gli anziani solo come vittime impotenti. Al contrario, gli anziani nelle situazioni di emergenza non sono solo una categoria speciale in termini di bisogni, difficoltà o vincoli: sono in primo luogo una risorsa essenziale per la comunità colpita. Il sistema dei soccorsi, pur prestando particolare attenzione ai loro specifici bisogni sanitari e psicosociali, dovrebbe essere in grado di pensarli come componente fondativa del tessuto sociale, e come un tassello integrato ed integrante nelle dinamiche della comunità locale”.