“Anche il diabete può essere definito come una pandemia – evidenzia Renata Ghelardi, Responsabile del Centro di diabetologia dell’ASST di Melegnano-Martesana di San Giuliano Milanese –. Pur non avendo vaccini, possiamo fare prevenzione intervenendo sugli stili di vita, che, se non corretti, possono diventare fondamentali nel determinare la malattia insieme ai fattori genetici che predispongono al diabete di tipo 2. Quest’ultimo infatti è molto sensibile alle buone abitudini quali una sana alimentazione e un’attività fisica regolare che riducono in maniera significativa l’insulino-resistenza creando un migliore assetto metabolico. L’attività fisica, diventa dunque uno strumento di gestione del diabete ancora più efficace della terapia farmacologica. Il lavoro muscolare infatti consuma zucchero abbassando di conseguenza i valori glicemici e migliorando in modo considerevole la sensibilità all’insulina”.
(Fonte: tratto dall'articolo)