“Siamo fortemente preoccupati per la prolungata chiusura dell’attività specialistica ambulatoriale del territorio e per la conseguente situazione di abbandono in cui versano 24 milioni di malati cronici malgrado i ripetuti appelli dei medici. Per non parlare degli enormi ritardi che stiamo accumulando in termini di prevenzione e nuove diagnosi”.
Così dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani.
"In Italia ci sono 24 milioni di malati cronici che oggi non possono accedere alle cure e nemmeno al monitoraggio delle loro condizioni di salute – si legge nel documento dell’Associazione – e la maggior parte di queste persone sono anziani fragili.
Vanno bilanciati rischi e benefici di ogni cura, come ci è stato correttamente detto dall’inizio, ma non possiamo ignorare che ogni diagnosi mancata, ogni terapia sospesa equivale a una perdita di opportunità di guarigione o a un più elevato rischio per la salute della persona.
I laboratori ormai assicurano solo le prestazioni indifferibili, molte terapie e follow up sono sospesi, le attività mediche e chirurgiche ordinarie sono state azzerate così come gli screening.
Persino gli accessi al pronto soccorso sono tracollati, e se questo in molti casi significa azzeramento dei ricorsi impropri in altri purtroppo vuol dire che le persone, di fronte all’insorgenza di sintomi anche gravi, come quelli dell’ictus, preferiscono restare a casa piuttosto che andare in ospedale, con tutto quel che ne consegue in termini di peggioramento della salute e rischio di invalidità".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)