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Covid. Con sedentarietà maggiori rischi per la salute. Al via la campagna di Italia Longeva #IoNonRestoSeduto

www.quotidianosanita.it, 12-04-2021

Per evitare il rischio concreto che quando il Covid avrà allentato la presa, molti anziani non potranno riprendere la vita autonoma e dinamica di prima, Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute, ha lanciato la campagna sociale #IoNonRestoSeduto, al centro di attività di sensibilizzazione con il supporto informativo di RAI per il Sociale.

Il progetto è realizzato con il patrocinio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e il contributo scientifico del Ce.M.I. – Centro di Medicina dell’Invecchiamento del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma.

Obiettivo della campagna, veicolata attraverso uno spot di comunicazione sociale sul sito (www.italialongeva.it) è incoraggiare una reazione positiva delle persone adulte e anziane all’inattività e alla perdita di energia fisica e mentale, promuovendo comportamenti mirati al mantenimento di sane e corrette abitudini di vita e alla protezione attiva della propria salute, anche e soprattutto in epoca Covid. La diretta conseguenza dell’inattività prolungata, in molti casi associata ad un apporto nutrizionale non adeguato, è la perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia) che rappresenta un elemento di estrema fragilità e vulnerabilità di fronte alle aggressioni esterne. A causa dell’isolamento forzato, gli anziani si muovono meno del solito, hanno quindi meno appetito, meno forza, meno energia: in una parola sono più deboli.

Gli anziani, rinchiusi in casa da mesi per proteggersi dal Covid, rischiano di essere sopraffatti da una condizione di fragilità crescente e subdola, alla lunga non meno pericolosa di una vera e propria malattia. Il decadimento fisico è l’anticamera della disabilità, indipendentemente dalla presenza di patologie croniche concomitanti. Per questo, va contrastata con l’esercizio fisico e un adeguato apporto proteico, che devono essere considerati alla stessa stregua di una terapia.

La perdita di massa muscolare è una condizione tipica dell’invecchiamento: già dai 40 anni si inizia a perdere massa muscolare, ma dopo i 70 anni se ne perde addirittura il 15% ogni decade. Questa condizione è accentuata da sedentarietà e malnutrizione, con ripercussioni molto gravi per la salute e la qualità di vita con il passare degli anni: dalla difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane all’incapacità di camminare alla consueta velocità e senza assistenza, alla perdita di equilibrio che a sua volta aumenta il rischio di cadute, a una maggiore suscettibilità alle infezioni, a deficit cognitivi, fino all’estrema conseguenza della disabilità e della perdita di autonomia.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-04-12
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Fontewww.quotidianosanita.it
Approfondimenti Onlinewww.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=94517
Subtitolo in stampawww.quotidianosanita.it, 12-04-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Attività fisica Benessere Disturbi e malattie legati all'invecchiamento Invecchiamento attivo Longevità