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"Così aiutiamo malati e famiglie ". Un presidio contro il Parkinson

La Stampa, 11-01-2020, p.41

Un'iniziativa sperimentale, che punta ad aumentare l'offerta di sostegno su un fronte delicato, e doloroso, il Parkinson, ha avuto il via presso l'ambulatorio riabilitativo attivato dall'Asl di Torino all'ospedale Maria Vittoria - Amedeo di Savoia - Birago di Vische. Nasce così un nuovo punto di riferimento, che rimanda alla struttura complessa Recupero e Rieducazione Funzionale Ospedaliera diretta dalla dottoressa Tiziana Iacomussi con gli specialisti neurologi dei tre presidi ospedalieri dell'azienda sanitaria (Maria Vittoria, Martini, San Giovanni Bosco). L'équipe riabilitativa si fa carico sia degli aspetti motori che dei problemi di deglutizione e di comunicazione, nonché della valutazione degli strumenti che nella quotidianità possono facilitare la gestione dell'autonomia da parte del paziente e assistente ("caregiver"). “La presa in carico del malato, attraverso il progetto riabilitativo individuale, garantisce il percorso più idoneo - spiega la dottoressa Iacomussi -: dalla indicazione all'attività motoria nelle fasi iniziali, utile a ridurre il carico di malattia, alla prescrizione di trattamenti specifici con il progredire della disabilità”. L'ambulatorio, di secondo livello, è accessibile solo dietro prescrizione dello specialista neurologo: sta a lui valutare l'indicazione alla visita fisiatrica, garanzia di un percorso riabilitativo individuale appropriato e specifico per ogni persona.


Attualmente la prevalenza del Parkinson è di circa lo 0,3% nella popolazione generale e di circa l'1% nei soggetti di età superiore ai 60 anni: nel 10-15% dei casi ha un esordio precoce, prima dei 50 anni, più raramente prima dei 40 anni. In Piemonte si stima che i pazienti siano circa 20 mila, 250 mila in Italia: l'incidenza oscilla fra 5 e 10 nuovi casi su 100 mila abitanti all'anno. Quel che è peggio, si prevede che la prevalenza della malattia aumenterà di circa 3 volte nei prossimi 50 anni a causa dell'invecchiamento della popolazione. La precocità della diagnosi è fondamentale. Così pure la gestione del paziente attraverso una presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare, con coordinamento delle varie fasi di malattia. Non ultimo, anzi, l'attenzione nei confronti del malato deve essere proporzionale a quella dei famigliari e dei parenti, quasi sempre alle prese con una situazione più grande di loro.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine41
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-01-11
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 11-01-2020, p.41
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Malattia di Parkinson