In Belgio, in risposta all’aumento drastico dei casi di coronavirus, è stato pubblicato un documento dove vengono selezionati gli accessi agli ospedali ai pazienti positivi a Covid-19, per ridurre il carico sugli ospedali. Coloro che vivono in case di cura e versano in condizioni di salute precarie, non verranno trasferiti negli ospedali ma verranno curati direttamente nella casa di riposo.
Infatti, attraverso una direttiva dell’Associazione belga di Gerontologia e Geriatria Belgische Vereniging Gerontologie en Geriatrie e il dipartimento di geriatria della UZ di Leuven, è stato stabilito che i residenti delle case di riposo più deboli, nel caso in cui vengano colpiti dal virus, devono rimanere nelle strutture dove sono ospitati.
Secondo il quotidiano belga Het Laatste Nieuws, molteplici sono le motivazioni per questa decisione.
Innanzitutto, visto il numero limitato di letti in terapia intensiva, con questa direttiva vengono lasciati liberi più posti per altri pazienti, evitando così il sovraffollamento degli ospedali. Poi, distribuendo le cure ai pazienti senza lunghe prospettive di vita all’interno delle case di cure, la probabilità di contagiare gli operatori sanitari all’interno degli ospedali diminuisce.
Inevitabilmente questa normativa solleva una questione etica perché non permette ai pazienti di scegliere la propria cura.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)