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Baldi Roberto

Coordinazione e memoria, lo sport fa bene al cervello. I benefici cognitivi del movimento, dai bambini agli anziani

Il Resto del Carlino, 13-01-2019, p.30

Mens sana in corpore sano, la mente si giova dell'attività sportiva, secondo quanto ci insegnavano i latini. Oggi ci sono dimostrazioni inconfutabili sul conto dell'esercizio fisico che allena anche la mente, che insomma ci rende più intelligenti.
Scienziati di tutto il mondo confermano che la strategia più efficace per prevenire e rallentare il declino cognitivo è l'attività fisica. Sono importanti sport di coordinazione oculomotoria come il ping-pong o anche le freccette, ma sono più importanti ancora sport come la corsa lunga o il nuoto in cui si sviluppano maggiormente capacità propriocettive e quindi vie afferenti sensitive. Alcuni effetti positivi sul cervello si sviluppano pochi minuti dopo l'inizio dell'attività, altri invece, come il miglioramento della memoria, potrebbero richiedere diverse settimane prima di manifestarsi. Sono molte altre le occupazioni che possono ritardare il declino cognitivo. Fondamentali gli interessi, la vita di comunità, i regimi alimentari, ma non c'è dubbio che l'attività motoria è fattore importante di crescita mentale.

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Baldi Roberto
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine30
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-01-13
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Resto del Carlino
Subtitolo in stampaIl Resto del Carlino, 13-01-2019, p.30
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
Volume
Approfondimenti
Baldi Roberto
Attori
Parole chiave: Attività fisica Demenza senile Disturbi della memoria Invecchiamento attivo