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Consenso alla vaccinazione Covid: se l’anziano in Rsa non è in grado di darlo, chi si esprime al posto suo?

www.uneba.org, 06-01-2021

Se la persona ospite di strutture sanitarie assistite (Rsa o altro) non è in grado di dare il proprio consenso alla vaccinazione anti Covid, e se il tutore, il curatore o l’amministratore di sostegno di questa persona mancano o non sono in alcun modo reperibili per almeno 48 ore, è il direttore sanitario o, se questa figura non è presente, il responsabile medico della struttura, o se mancano entrambi il direttore sanitario dell’azienda sanitaria competente per territorio, ad assumere la funzione di amministratore di sostegno, ma solo per il consenso al vaccino.

Lo prevede il comma 2 dell’articolo 5 del decreto legge 1/2021 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. I commi successivi spiegano nel dettaglio come avviene la procedura del consenso e quali sono i ruoli nella procedura tenuti dal coniuge, convivente o parente prossimo della persona da vaccinare o dall’eventuale giudice tutelare.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-01-06
Numero
Fontewww.uneba.org
Approfondimenti Onlinewww.uneba.org/consenso-alla-vaccinazione-covid-se-lanziano-in-rsa-non-e-in-grado-di-darlo-chi-si-esprime-al-posto-suo/
Subtitolo in stampawww.uneba.org, 06-01-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Legislazione nazionale Residenza Sanitaria Assistenziale Vaccinazioni