La politica sui vaccini obbligatori di Matt Hancock per gli operatori delle case di cura trasformerà i gestori delle case di cura in "buttafuori" obbligati a licenziare molti operatori, poiché un numero crescente di personale afferma che preferirebbe abbandonare il lavoro piuttosto che essere vaccinato contro il Covid-19. L'annuncio del ministro alla salute secondo cui entro l'autunno dovranno essere vaccinati anche commercianti, parrucchieri e altri lavoratori che servono le case di cura quotidianamente, lascia le stesse alle prese con una politica impraticabile, secondo il National Care Forum che rappresenta le case di cura senza scopo di lucro.

Rischia di diventare un "incubo logistico", ha affermato il NCF, che ha identificato altri 35 tipi di lavoratori chiave, dagli intrattenitori agli ispettori della legionella, che le case di cura non potranno ammettere a meno che non ricevano la doppia dose di vaccino. Si teme che la nuova normativa, più ampia del previsto, lasci le Rsa legalmente responsabili della verifica dello stato di vaccinazione delle persone sulle quali non hanno alcun controllo lavorativo. Altri operatori sanitari hanno avvertito che aggraverà l'attuale carenza di personale nazionale."Se sarò costretto a fare il vaccino, cambierò lavoro", ha detto un operatore sanitario a Worcester. "Non credo che il vaccino sia migliore dell'immunità del mio stesso corpo".

Barchester, uno dei più grandi operatori privati, che in primavera ha lanciato la politica "no jab, no job" (“niente vaccino niente lavoro”) ha dichiarato di aver perso circa 100 dipendenti. Ma ha affermato di aver attirato moltiche vogliono lavorare in un ambiente completamente vaccinato. È probabile che il nuovo regolamento che richiede la doppia vaccinazione degli operatori sanitari in tutte le Rsa entrerà in vigore da ottobre. Troppi pochi operatori, infatti, non hanno aderito alla campagna vaccinale.

Secondo gli ultimi dati di Public Health England i decessi per Covid nelle case di cura inglesi fino alla fine della scorsa settimana sono meno di due al giorno, rispetto a più di 260 al giorno a gennaio, ma c'è stato un leggero aumento del numero di focolai da 10 a 16 in una settimana. Le case di cura chiedono al governo di risarcirle contro le pretese legali del personale che si rifiuta di aderire. Tutti gli operatori sanitari vogliono vedere salire i tassi di vaccinazione del personale.Tuttavia, il governo corre il rischio di trasformare quella che sembra essere la strada giusta in un labirinto senza uscita.