"Madrid Vecina" è un progetto della capitale spagnola per trasformare gli esercizi di quartiere in “antenne” che intercettino gli anziani che vivono soli e fornire loro un punto di contatto per qualsiasi necessità, dall’accompagnamento all’assistenza.

Il progetto cerca di dare un'organizzazione ad una realtà che esiste da tempo, formata dai negozi di quartiere: la farmacia, il bar, l'edicola. Sono luoghi dove tradizionalmente le persone che vivono sole possono trovare ascolto.

A Madrid 650.000 persone hanno più di 65 anni. Di queste, una su quattro vive da sola. Uno studio condotto dal Consiglio comunale nel 2017 ha rivelato che il 10,2% delle persone interrogate sulla solitudine ha dichiarato di averla sofferta “frequentemente” in quell'anno. Percentuale salita al 16,6% durante il lockdown secondo l'indagine sul Covid-19 che Madrid Salud ha condotto nell'aprile 2020. In questa situazione i locali di vicinato fanno la differenza e diventano luoghi di aggregazione e di mutuo soccorso.

Ai commercianti è stata distribuita una guida per rilevare i casi di solitudine del quartiere, insieme a brochure informative da dare ai cittadini interessati. Tuttavia, delle 970 imprese individuate, ufficialmente solo circa 200 sono in effetti informate del progetto. Ma un giro di queste strutture rivela che in realtà il numero di “antenne” informate e convinte del loro ruolo è in realtà molto inferiore, poiché alcuni commercianti che compaiono nell’elenco stilato dal Comune non sono nemmeno a conoscenza dell'esistenza del programma, e altri non hanno mai segnalato nessun caso di anziano solo, limitandosi a distribuire il foglietto illustrativo, a volte anche in modo indiscriminato.

I volontari della ONG Grandes Amigos, responsabile del progetto, riconoscono, d'altra parte, che non possono pretendere un maggiore coinvolgimento dalle imprese e dai commercianti, perché "sono volontari, non possiamo chiedere di più". Dall'opposizione, Javier Barbero, consigliere di Más Madrid nella Commissione Famiglia, ha spiegato però che "l'Area Famiglia ha un approccio restrittivo, che non corrisponde alla realtà della solitudine in città".