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Fatiguso Rita

Cina, la rivoluzione del terzo figlio

Il Sole 24 ore, 01-06-2021, p.9

I demografi l’avevano profetizzato già nel 2016, quando la Cina dopo aver imposto per legge, a partire dal 1979, la politica del figlio unico aprì al secondo, purché nato in una coppia di figli unici. Troppo tardi però perchè la nuova pianificazione riequilibrasse le sorti demografiche del Paese, ormai avviato inesorabilmente verso la denatalità. Pechino ora ha rilanciato con un altro passo intermedio, aprendo alla possibilità del terzo figlio per le coppie sposate. L’obiettivo è quello di mantenere il vantaggio naturale della Cina nelle risorse umane. Ci saranno, ovviamente, misure a sostegno delle famiglie che vorranno aumentare la prole, inclusi incentivi per l’educazione, aiuti per la casa e per le donne, ma è opinione diffusa, radicata, nella società che un figlio in più è un costo in più che non tutti possono sopportare.

I numeri annunciano drastici cambiamenti demografici per la Cina nei prossimi decenni. Al momento, il Paese più popolato al mondo aggiunge ancora 12 milioni di neonati ogni anno. Tuttavia, a lungo termine, potrebbe essere difficile invertire le tendenze di una popolazione sempre più anziana e di una forza lavoro in calo. Si è aspettato infatti troppo prima di voltare pagina e anche la Cina condivide ormai una sfida globale. Entro il 2050, una persona su sei nel mondo avrà più di 65 anni, da una su 11 nel 2019, e il tasso di fertilità globale - che è sceso da 3,2 nascite per donna nel 1990 a 2,5 nel 2019 - dovrebbe diminuire ulteriormente a 2,2 nel 2050, stando alle statistiche Onu del 2019.

Il censimento cinese ha mostrato un tasso di fertilità bassissimo e una forza lavoro in diminuzione ma, soprattutto, anche una popolazione che invecchia rapidamente, allertando i responsabili politici dell’urgente necessità di cambiamenti significativi per invertire o, almeno, attenuare un drammatico calo della popolazione che potrebbe indebolire la crescita economica. La Cina intanto corre ai ripari preparando un nuovo programma pilota per i fondi pensione privati come parte della strategia per rivedere il suo sistema di risparmi pensionistici.

Oggi, 1° giugno, parte il test del programma di “assicurazione pensionistica commerciale speciale” nella provincia dello Zhejiang nella Cina orientale e nel comune sud-occidentale di Chongqing. L’ha deciso la China Banking and Insurance Regulatory Commission, perché ancora una volta tocca alle autorità finanziarie muovere le pedine e trovare un rimedio agli effetti della denatalità. Il principale ente di vigilanza del settore assicurativo del Paese ha proposto questo nuovo prodotto in vista dell’incremento dei fondi pensione privati, il cosiddetto”terzo pilastro” cruciale, ormai, per il sistema pensionistico nazionale. La sostenibilità finanziaria dell’attuale sistema dominato dallo Stato, è infatti preoccupante: le casse pubbliche potrebbero ben presto rimanere a corto di fondi.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Fatiguso Rita
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine9
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-06-01
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 01-06-2021, p.9
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Fatiguso Rita
Attori
Parole chiave: Analisi demografica Sistema pensionistico