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Cattivo sonno e Alzheimer: una possibile spia rivelatrice

La Nuova Sardegna, 23-12-2020, p.26

Diversi studi specialistici concordano nel legare la qualità del sonno anche alla prima comparsa dei sintomi tipici dell'Alzheimer. Ciò nascerebbe dagli effetti che un sonno poco riposante avrebbe nella produzione di accumuli di proteina Tau responsabile del morbo.

Gli studi hanno evidenziato una maggior probabilità di sviluppare le placche nei soggetti dal sonno più disturbato, in modo chiaro. Sarebbe però fondamentale spiegare tale rapporto di causa effetto E' anche da stabilire se un sonno compromesso rappresenti un fattore di insorgenza o un semplice precoce sintomo.


Sta diventando sempre più importante prestare attenzione sin dalla prima fase adulta alla qualità del sonno.

(Sintesi redatta da: Solinas Bachisio)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine26
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-12-23
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Nuova Sardegna
Subtitolo in stampaLa Nuova Sardegna, 23-12-2020, p.26
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Solinas Bachisio)
Volume
Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Malattia di Alzheimer