Nella regione spagnola di Castilla y León più di 145.000 persone di età superiore a 65 anni vivono sole e il numero tende a crescere. Si tratta di una delle più antiche regioni autonome della Spagna dove lo spopolamento guadagna terreno, nonostante le numerose iniziative per arrestarlo, ed è per questo che il governo regionale sta lavorando a un fenomeno che rischia di aggravarsi nei prossimi anni. In quest'ottica, il Presidente del Consiglio, Alfonso Fernández Mañueco, ha presentato il Piano strategico contro la solitudine indesiderata e l'isolamento sociale, un'iniziativa pionieristica in Spagna che cerca di essere in prima linea nella protezione degli anziani.
Il piano prevede in concreto una trentina di misure, che potranno contare su un investimento pari a 100 milioni di euro, che aiuterà ad alleviare la solitudine indesiderata, aggravata dalla pandemia, che ha colpito più duramente le donne, specialmente quelle che vivono nelle zone rurali. In tal senso può essere considerato un paradigma per migliaia di persone anziane della Comunità. Una di loro è Ángela Sánchez, volontaria presso il Centro Anziani Laguna de Duero (Valladolid) e "entusiasta" di qualsiasi tipo di iniziativa che abbia a che fare con l'accompagnamento degli anziani.
«I Centri Diurni sono un successo per la popolazione anziana. Ti permette di essere in contatto con altre persone e di svolgere una serie di attività essenziali per essere attivi, spiega. Esercizio fisico, laboratori di lettura, giochi da tavolo e di carte, yoga... Un'ampia varietà di azioni, che sono state improvvisamente messe da parte dalla chiusura di questi spazi di svago a causa del virus. Ángela racconta che durante il periodo di pandemia la solitudine di molte persone è aumentata, anche se le nuove tecnologie hanno aiutato a rimanere in contatto con gli altri, "ma non è la stessa cosa".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)