Secondo i recenti piani del governo inglese, il personale delle case di cura potrebbe essere costretto a vaccinarsi contro il coronavirus per proteggere i residenti. Alcuni fornitori hanno già instaurato una politica "jabs for jobs" (niente vaccino niente lavoro), e i ministri stanno ora considerando di allargare la misura a tutte le Rsa del Regno Unito. Per gli esperti, infatti, quasi la metà di queste strutture – che ospitano 150.000 residenti vulnerabili - non soddisfa il livello minimo di protezione per fermare l'epidemia di Covid. Secondo i membri del gruppo consultivo scientifico per le emergenze, dovrebbero di fatto essere vaccinati l'80% del personale e il 90% dei residenti, ma, stando ai dati del SSN, al momento solo il 78,9% del personale della casa di cura ha ricevuto la seconda dose.
Il tasso di vaccinazione del personale è in sostanza inferiore all'80% in 89 delle 150 aree delle autorità locali, inclusi tutti i distretti di Londra. In 27 di queste aree meno del 70% del personale ha ricevuto la prima dose. La consultazione governativa, che durerà 5 settimane, esaminerà la proposta che prevede che tutti coloro che si occupano degli anziani nelle case di cura debbano ricevere il siero, a meno che non siano esentati dal punto di vista medico. Indagherà il punto di vista del personale, delle parti interessate, dei residenti e delle loro famiglie sulla portata delle proposte e su qualsiasi potenziale impatto che potrebbe avere sul personale e sulla sicurezza. Il ministro della Sanità, Matt Hancock ha dichiarato: “Le persone anziane che vivono in case di cura sono maggiormente a rischio. Il vaccino sta già prevenendo i decessi ed è la nostra sola via per uscire da questa pandemia. Abbiamo il dovere di prestare attenzione alle persone più vulnerabili". I sindacati degli operatori sanitari chiedono un approccio diverso da quello utilizzato finora. E cioè, di evitare la ‘linea dura’ a favore di una campagna mirata contro la disinformazione, dando ai loro assistiti il tempo necessario per prendere la decisione giusta.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)