L'Italia è uno dei Paesi più longevi: nel 2019, secondo Eurostat, era al secondo posto dopo la Spagna per speranza di vita (83,6 anni, +2,3 anni rispetto alla media UE), tuttavia proprio questa struttura demografica ha fatto sì che con la pandemia si verificasse una significativa inversione di tendenza. È stato perso mediamente un anno di aspettativa di vita alla nascita, con alcune regioni che hanno registrato una perdita anche maggiore.
In una società che invecchia si verifica un fenomeno di immunosenescenza, cioè una minore risposta fisiologica alle malattie infettive, una riduzione dell'immunità acquisita nell'infanzia, e dunque un maggior rischio di complicanze: per questo occorre dare una particolare attenzione alle politiche di immunizzazione puntando sulle vaccinazioni contro l'influenza, lo pneumococco e l'Herpes Zoster, senza dimenticare la pertosse e la difterite che stanno tornando a circolare in Europa e il tetano, la cui copertura diminuisce nel tempo.
HappyAgeing - Alleanza Italiana per l'Invecchiamento Attivo ha indetto la II Assise Nazionale sull'immunizzazione dell'adulto e dell'anziano. L'Assise - organizzata in concomitanza della Festa dei nonni - è stata l'occasione per presentare pubblicamente il Position Paper 'Vaccinazioni dell'adulto-anziano nella stagione 2021/2022', che contiene diverse richieste pratiche ed attuabili nel prossimo futuro. Nel razionale del documento di HappyAgeing viene anche evidenziato come 'le coperture vaccinali attuali siano lontane dagli obiettivi previsti e come i rischi di influenza, Herpes Zoster, pertosse, difterite, tetano e infezioni da pneumococco siano sottovalutati dagli over 50. L'influenza, terza causa di morte per patologia infettiva in Italia, è nota a tutti ma solo il 4,4% ammette di averne molta paura - dati Censis - mentre il 25,8% dei più anziani degli over 75 non la teme affatto.
Allo stesso modo è opinione pubblica tra gli anziani che lo pneumococco si possa curare con gli antibiotici mentre relativamente allo Zoster in pochi conoscono la gravità delle conseguenze di una infezione. Da queste premesse nascono le proposte per la stagione 21/22 . Tra queste, la chiamata attiva alla vaccinazione, obbligatoria per gli operatori sanitari - con la collaborazione tra medicina generale, ospedali, specialisti e Dipartimenti di prevenzione - un’anagrafe nazionale vaccinale e il sostegno all’innovazione. Nel corso dell'Assise è stata presentata anche la nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione, 'L'età non conta, il vaccino sì!', allo scopo proprio di spingere i soggetti adulti, gli over 65 e i pazienti fragili a vaccinarsi contro influenza, pneumococco e Herpes Zoster. La campagna sarà articolata in quattro video, short-doc della durata di 2 minuti nei quali si racconterà, attraverso storie vere, l'importanza dei vaccini.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)