In Piemonte nell'ultimo decennio, fra il 2011 e il 2020, la quota di occupati con più di 60anni è quasi raddoppiata, passando dal 4,8% al 9%. Una situazione ancora più critica se guardiamo alla pubblica amministrazione, dalla sanità alla scuola, dove gli over 60 superano l'11% del totale. Lo scenario si spiega con il cronico calo demografico, che si traduce in un progressivo invecchiamento della forza lavoro.
Sono alcuni aspetti messi in luce da uno studio di Ires Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro, che hanno mostrato come tra i dipendenti (che rappresentano oltre i tre quarti dell'occupazione) il numero di over 60 sia superiore alla media anche nei settori della logistica e in agricoltura, mentre tenda a diminuire in ambiti come il commercio. Nella PA la forte presenza di dipendenti ormai prossimi alla pensione sta accentuando l'esigenza di un adeguato ricambio.
Uno scenario frutto di politiche di contrazione del turn over che per anni è stato bloccato oppure ridotto, determinando l'aumento dell'età media nel settore pubblico. Un esempio è dato dalla situazione delle anagrafi torinesi, il settore con l'età media più alta di tutta la macchina comunale. Il processo di invecchiamento della forza-lavoro regionale preserva il commercio, il comparto più permeabile all'occupazione giovanile, che però in molti casi si traduce in precariato.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)