Da uno studio finlandese appena pubblicato sulla rivista Arthritis Research & Therapy, emerge che, dopo un intervento chirurgico di sostituzione dell’articolazione del ginocchio o dell’anca, i più forti predittori di un uso elevato di farmaci antidolorifici sono risultati essere l’età avanzata, l'obesità e la presenza di più comorbidità. Anche se la sostituzione dell'anca e del ginocchio viene eseguita per ridurre il dolore e recuperare la funzionalità nei pazienti con artrosi in fase avanzata, il 10-20% dei pazienti continua a soffrire di dolore persistente dopo l'intervento chirurgico, una conseguenza che può portare a un uso a lungo termine di analgesici, nonostante il rischio di effetti collaterali legato all’uso di oppioidi e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare tra gli individui più anziani e quelli con comorbidità.
L'età è emersa come un chiaro predittore dell'uso di analgesici, riportato dal 29% dei soggetti con età superiore ai 75 anni, dal 26,2% di quelli tra 65 e 75 anni e dal 23,7% dei pazienti al di sotto dei 65 anni (p<0,001).
Anche la presenza di comorbilità ha aumentato il rischio di uso di analgesici. Per coloro il cui Charlson Comorbidity Index era pari a zero, il 24,1% aveva ricevuto prescrizioni per un qualsiasi analgesico, rispetto al 30,7% in quanti avevano un punteggio pari a 1 e al 33,1% di quelli con un punteggio di 2 o superiore.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)