Da sabato 1° febbraio entra in vigore il regolamento del ministero della Salute che disciplina il database nazionale di raccolta Dat (Disposizioni anticipate di trattamento) dove confluiranno tutti i biotestamenti che saranno depositati dopo il 1° febbraio presso i notai, gli ufficiali dello stato civile dei Comuni, le Regioni e i consolati italiani all’estero. Questo per rendere le Dat facilmente accessibili ai medici, al disponente che le ha rese e al suo fiduciario. Le Dat sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa e devono essere redatte o tramite notaio, o tramite gli uffici consolari all’estero, o con scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del suo Comune di residenza, o presso la struttura sanitaria (nelle Regioni che adottano modalità telematiche di gestione della cartella clinica), o con videoregistrazione (o altro dispositivo che consenta alla persona disabile di comunicare) se le condizioni fisiche del paziente non gli permettono altre forme di comunicazione. Le informazioni sulle Dat che erano state espresse prima del 1° febbraio andranno trasmesse al ministero della Salute per essere inserite nella banca dati.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)