Secondo il settimo censimento nazionale pubblicato a maggio 2021, uno dei maggiori cambiamenti demografici è il drastico calo della popolazione in età lavorativa, ovvero delle persone in età compresa tra 16 e 65 anni. E sebbene la popolazione della fascia di età compresa tra 15 e 59 anni sia pari al 63,35% della popolazione totale, è di 6,79 punti percentuali inferiore al censimento precedente del 2010. D'altra parte, la percentuale della popolazione over 60 è aumentata di 5,44 punti percentuali.
L’aumento della popolazione anziana influenzerà la produzione economica, ma non sarà un problema per la società. Molti credono che l'invecchiamento della popolazione significhi una riduzione della forza lavoro, ma i progressi compiuti nella tecnologia, in particolare nell'intelligenza artificiale, sono in grado di compensarla. Inoltre, il titolo di studio medio dei giovani è oggi di gran lunga superiore a quello di chi si avvicina alla pensione. Come mostrano i risultati del censimento, 15.467 persone su 100.000 in Cina hanno una laurea. Dunque la produttività delle persone tra i 20 e i 30 anni è circa il doppio di quella delle persone che stanno per andare in pensione. Inoltre, una popolazione sempre più anziana è un fenomeno mondiale, fatta eccezione per l'Africa.
Gli anziani consumano relativamente meno, quindi alcuni, sull'esempio del Giappone, ritengono che una società in invecchiamento aggraverà il calo dei consumi. Tuttavia, analizzando una quantità di dati si può giungere alla conclusione che l'urbanizzazione sia in grado di compensare il calo dei consumi dovuto all'invecchiamento della popolazione. Attualmente il 63,89% della popolazione cinese vive in città e paesi. Ma nei prossimi 15 anni si assisterà ad uno spostamento nei luoghi urbani, dove dunque si avrà un’impennata nei consumi.
L'impatto maggiore dell'invecchiamento della popolazione sarà sul sistema pensionistico e sull'assicurazione sanitaria. I sussidi governativi per la pensione e l'assistenza sanitaria sono attualmente ingenti e destinati ad aumentare, soprattutto nelle zone rurali. Per non far gravare tutto il peso finanziario sul governo, bisognerà trasferire i capitali statali al comparto dell’assistenza sociale. Dovrebbero inoltre adottare misure urgenti per estendere l'età pensionabile e migliorare il sistema pensionistico nazionale. Mentre alcune aree povere hanno un deficit pensionistico, alcune province e città hanno enormi quantità di surplus pensionistico. E se i fondi pensione di diverse regioni venissero portati sotto una gestione unificata, le autorità potrebbero colmare il deficit pensionistico in breve tempo.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)