Gli Stati Uniti e la Cina hanno pubblicato non molto tempo fa i primi risultati dei rispettivi censimenti. I due Paesi hanno molto in comune: i tassi di crescita della popolazione sono infatti scesi ai livelli più bassi da decenni e l'età media della popolazione cinese e statunitense è più o meno la stessa, circa 38 anni. I risultati riflettono anche i loro cambiamenti demografici complessivi. E a causa della loro lenta crescita della popolazione, sia la Cina che gli Stati Uniti affrontano la pressione dell'invecchiamento della popolazione.

Nel decennio dal 2010 al 2020, la popolazione degli Stati Uniti è cresciuta del 7,4%, con tre Stati che hanno mostrato un calo netto della popolazione, un record dal 1980. Ulteriori dati saranno disponibili quando i risultati finali saranno pubblicati ad agosto.

La Cina ha invece pubblicato i risultati del suo settimo censimento l'11 maggio, mostrando che la sua popolazione è cresciuta del 5,38% nell'ultimo decennio, il risultato più basso in quasi mezzo secolo. Secondo i risultati il 18,7 % dei cinesi ha 60 anni o più e il 13,5 % è over 65, un indicatore dell'invecchiamento complessivo della popolazione. Negli ultimi anni, l'invecchiamento della società cinese ha attirato l'attenzione  dei media statunitensi. Secondo alcuni esperti, un'età media più avanzata priverà la Cina di alcuni dei suoi dividendi demografici e metterà sotto pressione la sua rete di sicurezza sociale. Tra le altre cose, aumenterà significativamente i costi del lavoro, portando a una diminuzione della competitività globale nel settore manifatturiero, che a sua volta ne influenzerà il potenziale di crescita a medio e lungo termine e ritarderà la spinta del Paese a raggiungere gli Stati Uniti nell'aggregato economico.

L'invecchiamento della popolazione sembra essere l'ultimo punto di debolezza riscontrato dagli Stati Uniti. Ma l'osservazione degli Stati Uniti trascura il fatto che la Cina è un'economia vastissima con una popolazione altrettanto ampia. Nonostante l'aumento della popolazione degli anziani, la Cina ha ancora 880 milioni di persone in età lavorativa, più del doppio della popolazione totale degli Stati Uniti. Senza contare che miglioramenti significativi della qualità della popolazione aumenteranno anche la competitività della forza lavoro. La maggior parte dei Paesi sviluppati deve far fronte all'invecchiamento della popolazione e alla carenza di manodopera, mentre la maggior parte di quelli meno sviluppati ha la popolazione in più rapida crescita. Questa enorme disparità porterà a movimenti transfrontalieri di persone. Allo stesso tempo, l'invecchiamento della popolazione comporterà anche un'enorme domanda aggiuntiva e oneri sociali nei settori dell'assistenza medica, della riabilitazione e dell'assistenza domiciliare.

Inoltre, l'invecchiamento della popolazione esercita anche una maggiore pressione sui fondi pensione. Quindi, le istituzioni finanziarie devono garantire la sostenibilità delle pensioni attraverso nuovi prodotti e canali di investimento. Su questi temi, la Cina e gli Stati Uniti affrontano una situazione simile e hanno ampi margini di cooperazione per affrontare interessi comuni. Devono lavorare insieme per garantire che la comunità internazionale risponda in modo appropriato a sfide globali come la povertà estrema, la sicurezza alimentare e i flussi di rifugiati. Inoltre, dovrebbero portare avanti l'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con una maggiore determinazione e una volontà condivisa di alleviare gli impatti internazionali a lungo termine di questo problema.