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d’Emilia Pio

Abbandonati e senza nessuno, gli anziani si lasciano morire

Avvenire, 21-02-2019, p.A6

A Tokyo, in Giappone, quest’anno, 3.480 anziani sono morti da soli, in casa loro, un numero che in 10 anni è raddoppiato. In passato le persone anziane, per non pesare economicamente sui loro villaggi si allontanavano e andavano a morire nei boschi, oggi vengono chiamati kodokushi, «morti in solitudine». Oggi gli anziani entrano in depressione o si ammalano, non cercano aiuto, nessuno li cerca e si lasciano morire, anche di fame. Spesso i cadaveri vengono scoperti dopo lungo tempo, solo perché i vicini si lamentano dell’odore e chiamano polizia o pompieri e anche i parenti, quando individuati, tendono a non farsi acanti per evitare di pagare eventuali spese arretrate. I cadaveri sono così cremati in urne anonime e affidati ai templi designati. La causa di questo triste fenomeno è da ricercarsi nella muenshakai, la società senza legami; prima vi erano fortissimi legami famigliari mentre ora stanno scomparendo, per cui figli e nipoti non si interessano più ai loro cari.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)d’Emilia Pio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
PagineA6
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-02-21
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 21-02-2019, p.A6
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
d’Emilia Pio
Attori
Parole chiave: Contesto urbano Fine vita Solitudine Suicidio