Secondo una ricerca inglese le donne sopra i 50 anni vengono pagate quasi 8.000 sterline all'anno in meno rispetto agli uomini loro coetanei.
L’analisi di Rest Less (una società che offre aiuto e consulenza alle persone oltre i 50 anni ) ha rilevato che lo stipendio annuale medio delle donne impiegate a tempo pieno sulla cinquantina è del 23% inferiore a quello degli uomini nella stessa fascia di età. Le donne sessantenni vengono addirittura pagate il 25% in meno.
Nei fatti lo studio mostra che una donna con un lavoro a tempo pieno quest'anno ha guadagnato in media poco meno di 28.000 sterline, rispetto alle quasi 34.000 guadagnate dagli uomini. Ma il divario più ampio è per gli over 50: 26.230 sterline per le donne e 34.325 sterline per gli uomini. Le donne di età superiore ai 60 anni vengono pagate in media 23.903 sterline, mentre gli uomini ne ricevono 31.667.
La pandemia di coronavirus ha portato a una serie di fallimenti delle principali vie di occupazione. Le donne tendono a costituire la maggior parte della forza lavoro nel commercio al dettaglio e i rivenditori spesso impiegano donne anziane e madri che lavorano part-time. Anche le perdite di posti di lavoro diffuse nel settore ricettizio hanno colpito in modo sproporzionato soprattutto le donne.
Stuart Lewis, la fondatrice di Rest Less, ha dichiarato: "Le donne tra i 50 e i 60 anni affrontano la doppia discriminazione di pregiudizi legati all'età, combinata con il più ampio divario retributivo di genere di tutte le età, ricevendo uno stipendio di 8.000 sterline in meno all'anno rispetto ai loro colleghi maschi per una occupazione a tempo pieno. Mentre l'età pensionabile statale è stata equiparata a 66 anni per entrambi i sessi, decenni di divario retributivo di genere e il conseguente ampio divario nei risparmi pensionistici privati significano che i futuri redditi da pensione di uomini e donne rimangono tutt'altro che uguali".
La Lewis ha poi aggiunto: "Il fatto che i guadagni raggiungano il picco intorno ai 40 anni e diminuiscano mentre ci avviciniamo ai 50 e 60 ha profonde implicazioni per tutti noi e per i nostri piani di risparmio pensionistico. Non possiamo più fare affidamento su salari più alti negli anni precedenti al pensionamento per finanziare le nostre pensioni".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)