A quell'età venerandissima in cui in genere si depongono le armi e si inclina verso un buonismo forzoso, Pansa fa i conti con il più grande tabù della nostra epoca: la vecchiaia. E, da irriducibile contestatore, affronta l'età scomoda per eccellenza senza censure, parlando di sesso e di desiderio, di sfide e progetti, ma anche di bisogni e di solitudini, di quella fame di giovinezza che toglie la voglia di guardarsi negli specchi. Ma davvero il grande saggio è un uomo inutile nella nostra società? Possibile che la maturità sia diventata un problema?
(Fonte: www.ibs.it)