Nonostante i vaccini siano dei veri salvavita per alcune categorie di persone, sia i pazienti che gli stessi medici sono poco informati. Da un’indagine presentata al 64mo congresso nazionale della Società italiana di Gerontologia e Geriatria, emerge che poco più di un anziano su due si vaccina per l'influenza, e solo in poche regioni si arriva al 50% di copertura contro lo pneumococco, che protegge da polmoniti molto pericolose e talvolta letali per gli over 65. Dalla ricerca viene fuori che anche i medici hanno in realtà una carenza di formazione: solo uno su due propone il vaccino contro lo pneumococco, appena uno su quattro il nuovo vaccino per l'herpes zoster. I dati mostrano innanzitutto che pochi anziani chiedono informazioni sulle vaccinazioni: appena un anziano o un caregiver su tre lo fa, in due casi su tre per timore degli effetti collaterali e in un caso su cinque per scetticismo nei confronti dei vaccini. L'indagine evidenzia anche lacune di formazione dei medici, appena un medico su dieci sa, che un paziente con comorbidità per diabete, broncopneumopatia e insufficienza renale ha una chiara indicazione al vaccino antinfluenzale e anti-pneumococco. Meno di un medico su due sa rispondere correttamente a domande sul vaccino anti herpes zoster.
(Fonte: tratto dall'articolo)