«A chi mi chiede se questo è l’anno della mia rinascita rispondo che sono una miracolata». Scherza Orietta Berti, 55 anni di carriera («Non mi sono mai fermata») e questa estate più che mai regina madre della musica italiana. Mille, cantata con Fedez e Achille Lauro, vola in classifica con i suoi tre dischi di Platino. «È piaciuta a tutti: bimbi, ragazzi, mamme e nonne. Nessuno si aspettava un successo così clamoroso. Intonano tutti “Labbra rosso Coca Cola”. L’altro giorno una bambina in aeroporto me l’ha cantata per intero. Poi mi ha detto: “Scusa, non mi è venuta bene. Ti dispiace se ricomincio?”. Sul web abbiamo raggiunto 50 milioni di visualizzazioni, ma dobbiamo fare bene i conti».
«Non ho mai avuto desideri da realizzare, ho sempre afferrato quello che arrivava. Forse solo uno. Da ragazzina mi piacevano tanto le poesie di Evtušenko, le leggevo alla Casa del Popolo di Cavriago, dove sono nata. Le ricopiai tutte su un quaderno, chissà che fine ha fatto? Ho sempre cercato un suo libro, Non sono nato tardi. Qualche anno fa me lo ha regalato mio figlio, lo ha trovato di seconda mano su Internet».
«Mia madre era una femminista. Io, invece, ho sempre voluto avere una famiglia. Vivo da 50 anni nella stessa casa a Montecchio, in Emilia. Mi sono trovata bene con mio marito Osvaldo. Per un po’ è anche stato il mio manager. Pensi che riusciva a organizzarmi 350 date all’anno. Che tempi!».
(Sintesi redatta da: Linda Russo)