Il tumore alla prostata rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati negli uomini over 50. I sintomi, in genere, compaiono con il progredire della malattia, quali difficoltà nella minzione, bisogno di urinare frequentemente, sensazione di mancato svuotamento della vescica e presenza di sangue nelle urine, che però possono essere confusi con sintomi di altre malattie benigne frequenti dopo i 50 anni di età. Visto la difficoltà di una diagnosi precoce, data la natura asintomatica della fase inziale della malattia, è importante non ignorare i primi campanelli di allarme rivolgendosi subito al medico per effettuare una visita di controllo.
Da qui nasce la campagna “Metti un baffo a novembre” che sfida un tabù consolidato con l’obiettivo di convincere gli uomini a fare la visita urologica per il tumore alla prostata, superando le barriere culturali. Il campione mondiale di apnea Umberto Pelizzari presta il suo volto come testimonial anche della campagna 2021, rinnovando per il secondo anno il suo sostegno per diffondere la conoscenza dell’importanza della prevenzione in questo ambito.
Gli uomini devono conoscere l’importanza della diagnosi precoce – visita urologica e test del PSA dai 50 anni in su – per il successo delle cure e devono essere consapevoli che oggi la chirurgia non è l’unica strada, perché la radioterapia, sempre più precisa, e la sorveglianza attiva sono altrettanto efficaci.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)