La maggior parte di coloro che hanno recensito The Mule, il nuovo film del quasi novantenne Clint Eastwood concordano sul fatto che è uno dei film più autobiografici dell'attore. Sembra impossibile associare il volto del duro e burbero Eastwood a quello di Earl, il simpatico e fragile vecchietto appassionato coltivatore di fiori protagonista del film; eppure le somiglianze fra i due vanno oltre il fatto che Clint Eastwood ha 88 anni, detesta il cellulare o è un vecchio conservatore. The Mule è un film autobiografico perché parla del rapporto malato che tutti oggi rischiamo di avere con il nostro ego, volendo sentirci qualcuno o cercando la felicità nel compiacimento agli occhi degli altri, che siano essi degli spacciatori internazionali, appassionati di orchidee o sconosciuti che ci mettono un like su un social network. La lezione che Eastwoodci consegna con questo film è che, per essere felici nella vita, conta capire il prima possibile che la cosa più preziosa al mondo, ma anche l’unica che non si compra con il denaro, è il tempo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)