Il vaccino Astrazeneca probabilmente sarà somministrato fino a 65 anni aumentando di 10 anni il limite precedente. Se ne discuterà oggi in Spagna nella conferenza sui vaccini- il gruppo tecnico che valuta ogni fase della vaccinazione - e nella successiva riunione della commissione Sanità Pubblica, alla quale partecipano i responsabili della strategia vaccinale oltre al Ministero della Salute della ogni comunità autonoma.

Le argomentazioni sulla salute, oltre agli studi preliminari che mostrano una protezione negli over 55 paragonabile a quella dei minori, si basano sull'elevatissimo rischio di contagio degli over quell'età. "Secondo i nostri dati, oltre i 55 anni di età, il rischio di finire in terapia intensiva quando si soffre di covid è sette volte superiore", spiega Marc Ramentol, segretario del Ministero della Salute, "E morire per la malattia, è un rischio 200 volte maggiore. È un motivo valido per vaccinare gli anziani il prima possibile con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Secondo i dati della Generalitat il limite di età nell'applicazione del vaccino Astrazeneca ha significato non vaccinare nelle scuole il 30% degli insegnanti, che hanno più di 55 anni. La Catalogna, insieme a Madrid e all'Andalusia, sono le comunità che più hanno insistito su questo cambiamento. Il Vaccine Report valuterà anche la definizione di nuovi gruppi prioritari da vaccinare prima tra i malati sotto i 60 anni di età. Tra loro ci sono i trapiantati, quelli che hanno subito un trapianto di midollo osseo negli ultimi due anni, quelli che soffrono di malattie cardiovascolari (tranne che per ipertensione diffusa); e quelli con una storia di malattia cerebrovascolare.Indicano anche come priorità il diabete scarsamente controllato; obesità di grado 3; quelli con schizofrenia e disturbi correlati; quelli in trattamento per un tumore solido o un cancro ematologico; che sono in dialisi; persone con sindrome di Down; gli immunosoppressi; e quelli con sclerosi multipla con difficoltà a camminare senza assistenza.