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Velardi Andrea

Quando la terza età scopre i quattro zampe

Il Messaggero, 22-01-2019, p.26

Quando la terza età scopre i quattro zampe

Sono in aumento gli studi scientifici che delineano i margini e i vantaggi della Pet therapy anche per gli anziani. Molte case di riposo introducono gli animali, perché è dimostrato che in questi contesti diminuiscono le scale di ansia, depressione, apatia e solitudine. Bisogna però anche considerare il fatto che gli animali possano aumentare il rischio di cadute e portare alcune malattie. L'animale va scelto considerando i disagi peculiari di cui soffre l'anziano, cercando di farlo corrispondere ai suoi bisogni. I cani spingono a fare maggiore attività fisica, i gatti sono utili per aiutare chi ha problemi di sonno, e in generale gli animali aiutano a combattere la depressione, perché anche il solo fatto di accudirli spinge ad alzarsi dal letto e ad affrontare meglio la giornata. Non solo cani e gatti, oltre agli uccelli gli stessi pesci possono portare, come risulta da uno studio del 2016 che mostra come la contemplazione di grandi acquari pubblici abbia effetti antistressanti con benefici su battito cardiaco e pressione sanguigna.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Velardi Andrea
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine26
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-01-22
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Messaggero
Subtitolo in stampaIl Messaggero, 22-01-2019, p.26
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Velardi Andrea
Attori
Parole chiave: Animali, Pet Therapy Depressione