La grande maggioranza degli anziani francesi gode ancora del piacere di vivere.
Ma questo sentimento è in continua discesa, infatti raggiunge il livello più basso mai registrato in qualsiasi paese d'Europa. Questo rivela sondaggio prodotto da Ipsos per Korian, il principale gruppo europeo di case di riposo per anziani. Dai dati risulta che in Francia solo il 70% delle persone con più di 65 anni ritiene che la vita sia una fonte di piacere, in calo di 9 punti rispetto al 2016.
Ciò pone la Francia davanti all'Italia, dove questa cifra non supera 67%, ma dietro Germania (79%) e Belgio (72%). Questo dato è sicuramente legato anche alle lunghe settimane di reclusione per la quarantena che hanno generato un pesante senso di isolamento. I più colpiti sono quelli i più poveri (41%) e le donne (32% contro il 23% degli uomini) che vivono più a lungo con meno risorse.
Nel banco degli accusati finisce anche la città, che ha una valutazione negativa di 4,5 su 10, dove diventa per gli anziani impossibile guidare, difficile camminare, tanto da non farli sentire più autonomi. Da qui la richiesta per i servizi locali che vorrebbero: servizi pubblici itineranti per le pratiche amministrative, studi medici mobili, bookmobiles, panifici o furgoni della drogheria che passano per il quartiere, ecc. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di allestire tali servizi presso le case di cura, visto che sette anziani su dieci affermano di vivere a meno di 5 chilometri da una struttura e uno su tre a meno di 2 chilometri.
Il governo nel frattempo ha creato un 5° ramo della Previdenza Sociale dedicato all'autonomia, e la predisposizione di una legge sull'assistenza a lungo termine per la fine dell'anno.
Ma deve trovare i finanziamenti necessari.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)