I politici britannici Ken Clarke e David Blunkett esortano Boris Johnson ad assumere una task force per rendere il Regno Unito un leader mondiale nel cosiddetto ‘alloggio con cura’. Si tratta di comunità specializzate che consentono ai pensionati di rimanere indipendenti alloggiando nelle proprie abitazioni, sia come proprietari che come inquilini. Questi condomini offrono anche ristoranti, palestre e personale operativo 24 ore su 24, oltre a servizi di assistenza per aiutare i residenti nelle attività quotidiane come vestirsi e lavarsi. I servizi includono anche i medici di base del SSN e professionisti sanitari privati.
Lord Clarke, 80 anni - ex Cancelliere Tory e Segretario alla Sanità - e Lord Blunkett, 73 anni, ministro degli Interni in pensione, sono alla guida di una coalizione di oltre 30 esperti tra parlamentari, enti di beneficenza e attivisti. Secondo loro la costruzione di moderne case per anziani trasformerebbe, in un decennio, l'invecchiamento in buona salute, ridurrebbe drasticamente la pressione sul SSN e affronterebbe il tema della solitudine.
Blunkett e Clarke sostengono che c'è "una spinta sociale, politica, economica a cambiare l'assistenza sociale". Inoltre un imponente progetto di alloggi per pensionati porterebbe una crescita economica di 100 miliardi di sterline e creerebbe 40.000 posti di lavoro. Questo nuovo modo di abitare farebbe anche risparmiare miliardi al sistema sanitario nazionale e all’assistenza sociale, liberando inoltre più di 100.000 alloggi da destinare alle famiglie.
Ad oggi, circa 35.000 residenti in Rsa sono morti a seguito della decisione, presa all'inizio della pandemia, di dimettere i pazienti anziani dagli ospedali trasferendoli nelle case di cura senza un test Covid preliminare. Il Coronavirus ha anche evidenziato la mancanza di diritti dei residenti. Alcuni infatti sono stati sfrattati con breve preavviso perché accusati di aver infranto le regole sulle visite. John Tonkiss, amministratore delegato di McCarthy & Stone, ha dichiarato: “Per troppo tempo abbiamo costretto gli anziani a scegliere tra vivere nella loro o in una casa di cura. Negli ultimi 12 mesi i nostri condomini per pensionati si sono mostrati un luogo sicuro, registrando livelli significativamente più bassi di Covid-19 rispetto alla società in generale".
L'85% degli operatori di alloggi con assistenza intervistati in un recente sondaggio ha riportato un significativo aumento dell'interesse per la loro attività. Tuttavia, solo lo 0,6% degli over 65 inglesi può realizzarla. Al contrario, in Nuova Zelanda, Australia e USA il 5/6% di questa fascia di età vive in comunità simili appositamente costruite. Secondo Les Mayhew, ricercatore presso l'International Longevity Centre,: “Non abbiamo abbastanza alloggi per anziani per soddisfare le richieste, in particolare alloggi con cura. Molti sono interessati, ma la mancanza di offerta impedisce la liberazione di case familiari sottooccupate che potrebbero essere liberate a vantaggio delle generazioni più giovani, compresi gli acquirenti della prima casa”.
Il deputato conservatore Damian Green, che presiede il gruppo intraparlamentare per la longevità, ha dichiarato: “Abbiamo bisogno della rapida formazione di una task force per gli alloggi con cura. Questo non è un punto politico di partito: si tratta di fare ciò che è giusto per il futuro sostentamento degli anziani di questo paese".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)