Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Conte Valentina

Per i lavoratori part-time la pensione dopo i 70 anni

La Repubblica, 31-07-2019, p.20

Tanti lavoratori e lavoratrici con contratti a tempo indeterminato ma a part-time verticale ciclico sono costretti a lavorare fino a 70 anni. Sono contratti diffusi nelle aziende dell’agro-alimentare, nel turismo, ristorazione e negli appalti multiservizi degli enti locali. Sono circa, anche se mancano i dati ufficiali, di 100-150 mila lavoratori che ora l’Inps vuole mappare anche perché i sindacati hanno chiesto al governo di porre fine a una disparità che dura da 9 anni. Cioè da quando la Corte europea di Giustizia sentenziato che non ci può essere discriminazione tra part-time verticale (lavoro concentrato in alcuni mesi) e orizzontale (poche ore tutti i giorni dell’anno), a parità di tempo lavorato. In entrambi i casi un anno di lavoro, fatto di 52 settimane, deve valere un anno, mentre nel caso del part-time ciclico nella scuola vale 9 mesi. In questo modo i lavoratori perdono 3 mesi l’anno ai fini dell’anzianità (non certo dei contributi: 9 mesi valgono 9 mesi), spostando l’uscita dalla pensione di un anno ogni 4. Per maturare 20 anni di lavoro infatti occorre lavorarne 23. Per ora l’unico modo per farsi riconoscere il diritto è fare ricorso.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Conte Valentina
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine20
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-07-31
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 31-07-2019, p.20
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Conte Valentina
Attori
Parole chiave: Lavoro nella terza età Sistema pensionistico