A settembre 2024 l'accertamento dell’Inps dell'esistenza in vita dei percettori di pensioni all’estero si concentra in Portogallo, Spagna, Albania e Grecia, mete ambite da chi sceglie di andare a vivere fuori dall'Italia dopo aver lasciato il lavoro.
Chi non risponderà presente si vedrà sospendere l'assegno a partire dal prossimo anno. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 20 settembre 2024. I destinatari dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025.
Nel caso in cui l'attestazione non venga prodotta, avverte l'Inps, il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell'attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di marzo del prossimo anno.
Per quelli in Francia, Belgio, Svizzera e Germania sono previste tuttavia delle eccezioni. L'Inps questa estate ha anche rivisto le modalità di pagamento delle mensilità per i pensionati che risiedono oltreconfine che da luglio non si possono più incassare i soldi della pensione tramite assegno. Con ciò l'istituto punta a contrastare il fenomeno delle erogazioni indebite.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)