Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito, il numero delle persone di età superiore a 90 anni è aumentato della metà, con più di 400.000 donne a fronte di 183,000 uomini.
Si tratta di persone che hanno superato i tempi della Grande Depressione, sono sopravvissute alla seconda guerra mondiale, hanno assistito alla nascita del welfare e vissuto la trasformazione sociale degli anni 60. Dall’analisi dei dati risulta che le persone con più di 105 anni sono raddoppiate dal 2002, e che tra queste compaiono 5 volte in più le donne rispetto agli uomini. I centenari in Inghilterra nel complesso sono 13.170, almeno il 73% in più rispetto al 2002, quando era stimato in 7.630 unità. Il numero dei nonageriani ha continuato a crescere nel 2018, registrando un forte aumento tra la popolazione maschile, grazie al quale si è quasi dimezzato il gap tra maschi e femmine, rispetto a 25 anni fa.
Bisogna comunque considerare una generale diminuzione del numero di anziani dai 100 anni in su a causa del basso numero delle nascite in Gran Bretagna durante la prima guerra mondiale.
Ad oggi in Inghilterra si contano 820 persone che hanno compiuto 105 anni o più: 690 femmine e 130 maschi. L’analisi di questi numeri porta alla luce anche dei lati oscuri: un traguardo di vita così longevo riguarda principalmente gli anziani benestanti e non quelli appartenenti alle fasce più disagiate, inoltre dal 2011 ad oggi l’aspettativa di vita dopo i 90 anni, soprattutto per le donne, è diminuita.
Per garantire e migliorare l’aspettativa di vita alle generazioni più anziane, il Governo è chiamato a porre in atto una serie di misure sociali di assistenza e a dare priorità agli interventi volti a ad assicurare loro un futuro.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)