Nel 2004 l’Associazione "MeglioMilano" ha lanciato il progetto "Prendi in casa" rivolto a pensionati e studenti fuorisede, con la possibilità per i ragazzi di essere ospitati pagando un affitto accessibile (partecipando alle spese con un rimborso inferiore a 300 euro mensili) e per i padroni di beneficiare della loro compagnia. Un programma successivamente rinforzato con l’apertura ad altre tipologie di riceventi, dalle coppie alle famiglie residenti nel capoluogo, perché l’offerta di stanze "calmierate" è assai distante dalla domanda. Dal 2015 sono state avviate 250 convivenze, 30-40 l’anno, qualcuna anche nei comuni dell’hinterland.
Un altro esperimento, più recente, per favorire l’incontro tra anziani e ragazzi è firmato da Uaf (You are family), una startup che aspira a creare una comunità virtuale di "nonni" e "nipoti" seguendo la logica delle app di dating. Il servizio è già presente a Milano e Bergamo e sbarcherà presto a Varese, Torino, Bologna, Parma e Roma.
Da una parte gli over 65, dall’altra gli under 35 (già mille iscritti), in mezzo varie attività da condividere "on demand": partite a carte, spesa, passeggiate, corsi digitali, cinema, chiacchiere in poltrona. L’anziano interessato, ma anche la famiglia che lo vorrebbe più attivo, può telefonare o compilare online un questionario biografico affidando alla tecnologia la ricerca dei profili junior più adatti alla frequentazione. Il primo appuntamento è gratuito, poi la compagnia vale 10 euro l’ora.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)