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Guzzetti Silvia

’Nannies’ inglesi in campo per tutelare la gig economy

Avvenire, 25-05-2019, p.18

Nel Regno Unito Emma Black, ex infermiera con tanta esperienza nel settore delle 'charities' sta portando avanti il progetto della 'Equal care co-op'. Una piattaforma, per ora ancora in fase pilota, in grado di garantire ad assistenti e badanti una paga adeguata, mettendoli in grado di decidere le loro condizioni di impiego. Inoltre gli stessi assistiti partecipano alla gestione, magari offrendo tempo o altri servizi. Badanti e assistenti saranno ricompensati con “Care coin”, moneta alternativa che potrà depositare un banca del tempo, gestita da un software, dove chiunque partecipa alla cooperativa avrà un proprio conto. Adesso le agenzie britanniche fanno pagare agli assistiti 15 o 16 sterline all’ora ma i badanti ne ricevono solo 7.83 sterline, e il resto viene usato per coprire i costi. Con la piattaforma gli assistiti pagheranno sempre la stessa cifra, ma i badanti riceveranno il doppio, perché ne daranno per le spese solo 2. “Equal care co-op” è il primo progetto di questo tipo nel mondo, tranne per un’iniziativa simile in Lituania e verrà avviato a in un piccolo paese dello Yorkshire occidentale, nord d’Inghilterra nel 2020.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Guzzetti Silvia
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine18
LinguaItaliano
OriginaleSi
Area TematicaGran Bretagna
Data dell'articolo2019-05-25
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 25-05-2019, p.18
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Guzzetti Silvia
Attori
Parole chiave: Assistente familiare, badante Rete informatica