Rest Less, l'azienda che offre consulenza professionale agli over 50, ha rilevato che il numero di donne disoccupate di età pari o superiore a 65 anni è aumentato da 7.200 a 21.000 nell'ultimo anno. Ciò significa che, per la prima volta dal 2016, sono disoccupate più donne che uomini anziani. La ricerca ha anche scoperto che meno donne in questa fascia di età hanno cercato attivamente lavoro rispetto agli anni precedenti. Rest Less ha aggiunto che la sua analisi dei dati ufficiali del mercato del lavoro ha anche rilevato che i livelli di disoccupazione per le persone di 65 anni sono aumentati complessivamente del 53% nell'ultimo anno, un aumento percentuale maggiore rispetto a qualsiasi altro gruppo di età.
Stuart Lewis, fondatore di Rest Less, ha commentato: “Mentre il mercato del lavoro sta mostrando significativi segnali di miglioramento e le offerte di lavoro hanno ormai superato i livelli pre-pandemia, è chiaro che la ripresa non funziona ancora per tutti, con migliaia di anziani di talento ottimi lavoratori, che rischiano di essere lasciati indietro”. Nell'ultima recessione del 2009, le donne potevano andare in pensione a 60 anni e ricevere la pensione statale, ma la soglia attuale ha raggiunto i 66. Inoltre è da considerare che il forte aumento dei livelli di disoccupazione tra le donne di 65 anni o più è destinato a peggiorare durante l'estate con la fine del programma di assistenza.
Ci sono troppe donne sulla sessantina che non riescono a trovare un lavoro a causa della dilagante discriminazione in base all'età, ma non possono nemmeno richiedere la pensione statale, il che le pone in una posizione finanziaria estremamente vulnerabile all’approssimarsi della pensione." Se il governo si aspetta che lavoriamo fino a 66 anni, e fino a raggiungere i 67 entro il 2028, deve investire in programmi di riqualificazione e sostegno all'occupazione su misura per i lavoratori più anziani", conclude Stuart Lewis.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)