Uno studio pubblicato sulla rivista «Cell Reports» condotto dai Dott.ri Alice Rossi, Giulia Rigotto, Giulia Valente, Valentina Giorgio, Emy Basso, Riccardo Filadi e dalla Prof.ssa Paola Pizzo del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Padova e dell’Istituto di Neuroscienze del CNR ha evidenziato come vari modelli sperimentali della malattia di Alzheimer presentino un funzionamento alterato dei mitocondri (organelli necessari a fornire energia per tutte le funzioni cellulari) e come questo possa tradursi in un’alterata attività neuronale alla base della patologia. «La corretta funzionalità dei mitocondri – spiega la Prof.ssa Paola Pizzo – è necessaria per rifornire la cellula della giusta quantità di molecole energetiche necessarie a svolgere la maggior parte delle attività cellulari. Una carenza energetica importante o prolungata nel tempo può avere un esito nefasto per la cellula».
«Siamo purtroppo ancora lontani – spiega Paola Pizzo – dal trovare un farmaco capace di sconfiggere definitivamente questa malattia. Tuttavia, pensiamo che i nostri risultati possano stimolare la comunità scientifica a focalizzare la ricerca su aspetti, come la funzionalità mitocondriale, finora poco studiati ma che crediamo possano offrire nuove opportunità terapeutiche.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)