E' il risultato di uno studio condotto su quasi 3 milioni di americani e presentato al Congresso 2020 della European Society of Cardiology. I ricercatori hanno confrontato i tassi di mortalità in ospedale tra i pazienti con insufficienza cardiaca che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale e la polmonite e quelli che non l'hanno ricevuto. I tassi di mortalità erano significativamente più bassi nei pazienti che avevano ricevuto il vaccino antinfluenzale (1,3%) rispetto a quelli che non lo avevano ricevuto (3,6%). Analogamente, i tassi di mortalità ospedaliera erano significativamente più bassi nei pazienti vaccinati contro la polmonite (1,2%) rispetto a quelli non vaccinati (3,6%). "I vaccini contro la polmonite e l'influenza sono vitali per prevenire le infezioni respiratorie e proteggere i pazienti con insufficienza cardiaca. Anche se molte persone hanno rifiutato i vaccini comuni e sicuri prima di COVID-19, sono ottimista sul fatto che la pandemia abbia cambiato la percezione del ruolo delle vaccinazioni nella salvaguardia della nostra salute", ha detto l'autore dello studio Karthik Gonuguntla dell'Università del Connecticut.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)