A causa e dell'emergenza sanitaria provocata dal virus che ha investito gli ospedali, molti malati di cancro, ictus, infarto, angina, fibrillazione atriale e scompeso cardiaco (solo per citare alcune patologie pià frequenti) hanno subito ritardi nelle terapie salva-vita.
Oppure, perché le hanno loro stessi posticipate, per timore d'andare in ospedale e contrarre l'infezione SARS-CoV-2, o a causa di una momentanea riorganizzazione d'emergenza che ha rinviato ogni cura che non fosse estramamente urgente per poter riservare posti letto e terapie intensive ai malati di coronavirus.
ra però oncologi, ematologi e cardiologi chiedono alla Istituzioni che si riprenda subito a pieno ritmo con «l'ordinaria attività» dei loro reparti e di essere coinvolti nei comitati che stanno organizzando la Fase 2, in modo tale che siano considerate le specifiche esigenze dei pazienti colpiti da neoplasie e cardiopatie per definire percorsi specifici.
(Fonte: tratto dall'articolo)