“Non ci sentiamo affatto delle star. Semplicemente fa star bene portare un po’ di allegria a chi ne ha poca”. Così Mauro Ferraris, 57 anni, geometra in pensione, descrive la sua nuova attività: portare musica - e sorrisi - nelle case di riposo e nei centri sanitari per anziani del torinese, con esibizioni un po’ fuori dagli schemi e che coinvolgono anche il pubblico. Da semplice hobby è diventato quasi un lavoro a tempo pieno: il pensionato, musicista e anche un po’ poeta, si esibisce insieme all’amico e avvocato Roberto Ferraro. I due hanno ormai il calendario pieno di eventi, non solo a Torino ma in tutta la provincia. Il legale lavora ancora e cerca di trovare spazio tra i suoi impegni per portare il sound della musica anni Settanta anche nelle Rsa, residenze sanitarie assistenziali. “Le soddisfazioni in questa attività sono infinite. Ho sempre coltivato la passione per la musica – spiega Ferraro – Durante gli eventi la risposta del pubblico è straordinaria: anche chi non sta bene e non riesce a parlare ci mostra con i gesti il suo coinvolgimento. Per noi portare un sorriso, un po’ di festa, a chi sta tutto il giorno chiuso in un centro come questi non ha prezzo”.
“Prima suonavamo nei locali, ogni tanto, la sera”, spiegano i due musicisti d’eccezione. La nuova idea è però decollata così rapidamente che gli appuntamenti sono diventati due o tre ogni settimana: “Allora abbiamo dovuto smettere di fare quel tipo di eventi e concentrarci su questa nuova attività. Ma per me è meglio così: avere persone che ti abbracciano, ti baciano, ti ringraziano è bellissimo - prosegue Mauro Ferraris - Come esperienza umana non è paragonabile ai concerti tradizionali”. Sembra pensarla così anche il pubblico, che continua a chiedere a gran voce di replicare l’esperienza. Prossimi appuntamenti: il 15 dicembre ad Agliè, il 20 a Rivoli e il 22 a Volpiano. Perché sia Natale un po’ per tutti, anche per chi si trova in una casa di riposo.
(Fonte: tratto dall'articolo)