Il giudizio attuale sul lavoratore anziano è ambivalente; da un lato si riconosce il patrimonio di esperienza accumulata e si definiscono insostituibili nella trasmissione dei "saperi" alle nuove generazioni, dall'altro lato vi è la convinzione che in contesti aziendali in rapido mutamento il lavoratore anziano sia meno reattivo e adattabile. Prendendo spunto da questa evidente contraddizione lo studio esamina le ragioni per cui negli ultimi due decenni è profondamente mutato il rapporto che lega i lavoratori anziani alle imprese di appartenenza e si interroga sulla sua possibile evoluzione futura.