L’ultima strategia per difendersi dal virus prevede una terza dose di vaccino tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo e la validità del green pass prorogata da 9 a 12 mesi. Per Sergio Abrignani, immunologo, componente del comitato tecnico scientifico, resta sotto osservazione Israele, dove si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l’efficacia dei composti anti Covid è al 95%. Successivamente si abbassa all’80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione.
La terza dose peraltro è una pratica comune, già prevista per tanti altri vaccini dell’età pediatrica (difterite, tetano, pertosse, epatite b, poliomielite…). A riceverla in via prioritaria saranno probabilmente i sanitari assieme ai fragili, ai pazienti persone con deficit del sistema immunitario o in chemioterapia. Poi si passerà agli over 60 che in Italia sono 18 milioni. Una prassi già annunciata anche in Francia e che presto sarà seguita da buona parte dell’Europa, con la speranza di recuperare il maggior numero possibile degli over 60 non vaccinati, attualmente circa sono 4-5 milioni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)