La commissaria per la salute mentale, Belén González, in un suo recente intervento al Ministero della Salute, ha rivelato l’identikit del suicida spagnolo: uomo e sopra gli 80 anni d’età (circa 15 decessi ogni 100.000 all'anno, il tasso più alto nella popolazione).
González ha indicato che il tasso di suicidio è tre volte più alto tra gli uomini che tra le donne, e che sono questi che registrano il maggior numero di tentativi di suicidio, in gran parte perché non possono o non sanno affrontare la solitudine.
L’educazione ricevuta dagli uomini si concentra infatti sul lavoro, sulla forza emotiva e sull’individualismo, che si traducono in una rete sociale più piccola. E giunti all’età della pensione, senza nemmeno i social network su cui fare affidamento, vivere pesa molto.
Tuttavia, gli anziani che scelgono di porre fine alla propria vita, non ricevono quasi alcun aiuto. Perché non chiamano, ad esempio, il numero telefonico per la prevenzione dei suicidi, 024, dipendente dal Dipartimento della Salute, che dalla metà del 2022, quando è stato lanciato, ha ricevuto più di 300mila chiamate (circa 12mila al mese).
L'età media di chi utilizza questo telefono è infatti compresa tra i 50 e i 59 anni. Inoltre, non frequentano la chat lanciata l'anno scorso, più utilizzata dai ventenni. Pertanto, la prossima campagna sarà rivolta agli anziani.
Per fermare i suicidi, la sanità sta lavorando con le Comunità su un piano d’azione per la prevenzione 2025-2027, che è ancora in fase di sviluppo. González assicura che disporrà dei finanziamenti per la sua realizzazione.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)