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Nadotti Cristina

La compagnia degli animali. Una corsa nel lockdown alle adozioni di cani e gatti

La Repubblica, 03-01-2021

I dati dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) registrano durante il lockdown 8100 adozioni di cani e 9500 di gatti, e un aumento rispetto al 2019 che in alcune città sale al 20% o al 40%. A Treviso, il rifugio Enpa ha contato l’adozione di 100 dei 147 cani che ospitava. Stesso incremento a Perugia, dove hanno trovato famiglia 96 cani. A Monza, il canile Enpa è rimasto senza animali da adottare. Significativo il dato al Sud Italia, e in particolare in Sicilia, Puglia e Campania, dove le adozioni sono state in media il 40% in più.

I volontari concordano che è l’effetto pandemia: non si tratta di avere una scusa per uscire, come si era pensato a marzo, quando si vedevano in giro cani stremati dopo essere stati portati a fare pipì da ogni membro della famiglia.

Racconta Enza Buono, delegata Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, a Napoli: «Ci sarà stato qualcuno che durante le restrizioni ha trovato la scusa di adottare un cane per uscire, ma questo non spiega le richieste anche per i gatti. Ho percepito una sensibilità nuova verso animali chiusi in gabbia. Molti hanno detto di aver sperimentato la reclusione e di voler fare qualcosa per evitarla almeno a cani e gatti».

Buono conferma un incremento notevole di adozioni: «Abbiamo fatto una campagna di informazione sui social, dando la preferenza ai canili sovraffollati. È possibile che la gente abbia avuto più tempo per leggere le storie degli animali, informarsi sulle loro condizioni e abbia così deciso di fare qualcosa».

L’aumento di richieste di adozioni è culminato prima del Natale, un periodo che i volontari chiamano “la corsa ai cuccioli” da regalare, con adozioni che però spesso non vanno a buon fine. C’è stato, anche nel 2020, il dato negativo di chi ha dovuto riportare il cane o il gatto al rifugio o al canile: tra settembre e ottobre +20% di cessioni, poi calate tra novembre e dicembre.

Ornella Dorigatti, responsabile dell’Oipa a Trento, racconta: «Durante il lockdown di marzo abbiamo dovuto fare moltissimi interventi per animali rimasti soli in casa, perché la famiglia si era ammalata, e anche in questa seconda ondata abbiamo dovuto sostenere molte persone che non sono più riuscite a sostenere i costi del mantenimento dei loro cani o gatti ».

Oipa ed Enpa sono state molto attive dall’inizio della pandemia per sostenere le famiglie in difficoltà con donazioni per il cibo e per le cure veterinarie. Per Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, si tratta però di un anno da ricordare per le adozioni: «È il piccolo miracolo di questa pandemia – osserva - . Un miracolo che ha visto protagonisti gli animali presenti nelle nostre case, che con il loro amore incondizionato ci hanno aiutato in questo momento difficile. Questi dati raccontano il desiderio e la riscoperta di condividere con loro la nostra vita, le nostre emozioni e i nostri momenti più difficili».

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Nadotti Cristina
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-01-03
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 03-01-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Nadotti Cristina
Attori
Parole chiave: Animali, Pet Therapy